Sempre più istituti professionali, corsi universitari legati al lusso, alla comunicazione, al design, scuole di specializzazione e aspiranti stilisti visitano l’Atelier e la Scuola di Ricamo di Pino Grasso.
Ogni settimana arrivano nuove richieste per entrare nel regno del ricamo d’Alta Moda, e Raffaella Grasso, nonostante l’Atelier sia oberato di lavoro, non rifiuta di dispensare e i suoi consigli e quelli del Maestro Grasso ai volenterosi allievi.
Ragazze e ragazzi provenienti da ogni parte del mondo cinesi, francesi, americani, russi, Indiani, giapponesi creano un flusso continuo di visite per conoscere l’arte del ricamo.
Pino e Raffaella Grasso, li accolgono con grande cordialità e disponibilità nell’Atelier, dove parte una visita che segue degli steps ben precisi.
Dal percorso storico dell’esperienza del maestro Pino Grasso, attraverso le immagini dei capi d’alta
moda ricamati per i grandi stilisti, si passa alle
scoperta delle varie tecniche di preparazione e di realizzazione del ricamo a crochet, visitando i locali dove nasce il ricamo, seguendo passo dopo passo quella che potremmo definire la filiera della bellezza e del buon gusto dell’Alta Moda.
moda ricamati per i grandi stilisti, si passa alle
scoperta delle varie tecniche di preparazione e di realizzazione del ricamo a crochet, visitando i locali dove nasce il ricamo, seguendo passo dopo passo quella che potremmo definire la filiera della bellezza e del buon gusto dell’Alta Moda.
Dopo l’incontro con le ricamatrici si visita anche l’archivio, dove i giovani possono toccare con mano gli esempi e le sperimentazioni dei ricami ottenuti con i materiali più impensabili.
Tutto questo avviene sempre attraverso il racconto appassionato di Pino Grasso, che diffonde concetti, esperienze,
aneddoti e con la grande passione di Raffaella Grasso che ha come obiettivo di raggiungere i migliori livelli di divulgazione di un’artigianalità unica che non smette di stupire.
“Ho deciso di avviare la Scuola di Ricamo perché sono consapevole del grande patrimonio di conoscenze che si sono stratificate attraverso il lavoro del nostro Atelier, commenta Raffaella Grasso, ma purtroppo non abbiamo mai avuto alcun sostegno dalle Istituzioni ne locali ne nazionali.
Questo patrimonio culturale deve essere difeso e sostenuto, continua Raffaella, e noi ci siamo impegnati a fare del nostro meglio, ma questo importante e delicato lavoro deve essere inserito all’interno di un circuito virtuoso nazionale, frutto di un piano di rilancio imprenditoriale delle attività artigianali d’eccellenza, che si fondano su realtà di imprese minime che devono fare rete.
Per questo motivo spero che le categorie e le Istituzioni nazionali e locali si rendano conto di questo loro fondamentale dovere di sostegno, perché l’eccellenza molto spesso è insita all’interno di piccole realtà artigianali, come la nostra.”