Il successo della Scuola di Ricamo Pino Grasso intercetta sempre di più la necessità di formazione, la fame di nuove esperienze professionali artigianali, e attrae non solo gli appassionati o quegli aspiranti talenti che voglio scoprire questo mondo, ma anche le scuole professionali statali. Proprio in questi giorni, la Scuola di Ricamo Pino Grasso, ha ospitato una classe di studenti dell’AFOL Moda, una scuola pubblica professionale post diploma di Milano, che seguono il corso di sartoria professionale. Le nove allieve del corso hanno lavorato in modo intensivo per una settimana, percorrendo tutti gli step fondamentali per arrivare ad avere delle nozioni del ricamo a crochet, realizzando un primo lavoro finito, e interpretando personalmente questa incredibile arte come strumento artigianale e di creazione di bellezza ed eleganza.
“Sono tutte allieve del corso di sartoria, – spiega Maribel Llanos, insegnante di modellismo e confezione della AFOL – e questa settimana si sono confrontate con una realtà diversa, una tecnica molto particolare, come il ricamo a crochet.
Occorre molto tempo per padroneggiare questa tecnica, ma grazie a questo confronto potranno avere una visione molto più ampia della moda e della sartoria. Interagire con i grandi artigiani della moda, come l’esperienza di conoscere il maestro Pino Grasso, consente di sviluppare competenze profonde e trasversali, fondamentali per raggiungere in futuro un alto livello professionale.”
“Ci ha fatto molto piacere riuscire a vedere queste giovanissime ragazze innamorarsi del ricamoa crochet, ed entrare subito in sintonia con l’atmosfera che si respira nel nostro Atelier, – commenta rallegrata Raffaella Grasso, – è fondamentale che queste esperienze si moltiplichino e vengano anche sostenute dalle istituzioni.
L’eccellenza artigianale si costruisce lavorando sulla formazione dei giovani, mettendoli direttamente alla prova e a contatto con la realtà produttiva della moda e del ricamo.
Questo è il nostro obiettivo, come Scuola di Ricamo Pino Grasso – prosegue Raffaella mentre richiude la porta della classe dopo il nostro blitz fotografico – ed esperienze come questa ci riempiono di ottimismo, orgoglio ed entusiasmo.”
C. S.